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Semplice Numero 1 - Gennaio 2014
Il Sommario
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La Copertina
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Interventi.
Mauro Parducci
L'estratto dell'articolo
Durante le elezioni amministrative comunali l’ufficio elettorale deve svolgere anche una serie di adempimenti rappresentati dal supporto agli uffici di sezione (seggi elettorali) e dalla raccolta dei dati.
La vigente normativa trasferisce sui componenti del seggio elettorale (Presidente, segretario e scrutatori) tutte le responsabilità in merito al regolare funzionamento delle operazioni di voto in assoluta autonomia rispetto all’ufficio elettorale comunale. Questo non significa che una volta fornito il seggio di tutto il materiale necessario allo svolgimento delle operazioni (liste elettorali, schede di votazione, verbali, tabelle di scrutinio, registri tessere elettorali, cancelleria, ecc.) l’ufficio elettorale possa considerare esaurito il proprio lavoro. E’ fondamentale, infatti, svolgere un’attività di supporto ai seggi che inizia ancor prima che gli stessi si insedino. Seguendo l’antica massima “prevenire è meglio che curare”, è buona regola tenere delle riunioni con i presidenti di seggio nei giorni antecedenti l’inizio delle votazioni al fine di informarli sulle eventuali novità contenute nelle istruzioni per gli uffici di sezione stampate a cura del Ministero dell’interno e sulle circolari appositamente emanate. E’ sicuramente molto utile fornire chiarimenti su come comportarsi in particolari casi che si possono verificare durante le operazioni al seggio, così come è inopportuno dare per scontato che il Presidente di seggio sia a totale conoscenza di tutto quanto stampato nel libretto delle istruzioni. Il Presidente di seggio si trova spesso a dover assumere decisioni in tempi brevissimi, magari perché vi sono molte persone “in fila” che aspettano il proprio turno per votare o magari perché messo “sotto pressione” dai vari rappresentanti di lista. Può essere difficile, in certe condizioni, andare a rileggere le istruzioni, ritrovare il capitolo nel quale si tratta quel particolare caso, ed ecco che il Presidente può essere indotto in errore. L’esperienza degli Ufficiali elettorali è tale da consentire l’individuazione dei casi particolari che si presentano con maggiore frequenza e su questi fornire preventivamente le soluzioni.
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Interventi.
Patrizia Lupino
L'estratto dell'articolo
Nella normativa A.I.R.E. non troviamo riportato un particolare concetto di residenza. Tutta la Legge 470/88 si occupa dell'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero.
È noto che questa particolare anagrafe, nata con lo scopo di registrare le posizioni di tutti i cittadini italiani che dimorino abitualmente all'estero, è di fatto diventata, con il tempo, uno schedario elettorale.
La dimora può essere il risultato di un'emigrazione da un Comune italiano, di una nascita, o, in ultima analisi, da un acquisto di cittadinanza all'estero.
L'art. 1 della Legge 470/88 ci fornisce solo tre importanti elementi per stabilire quando i cittadini italiani non possono essere iscritti all'A.I.R.E.:
1. quando il trasferimento all'estero sia dovuto a cause di durata limitata inferiore ad un anno;
2. quando il trasferimento sia dovuto all'esercizio di occupazioni stagionali;
3. quando si tratti di dipendenti di ruolo dello Stato in servizio all'estero e di persone con essi conviventi, i quali siano stati notificati alle autorità locali ai sensi delle convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e sulle relazioni consolari, rispettivamente del 1961 e del 1963, ratificate con Legge 9 agosto 1967, n. 804.
Nonostante queste poche indicazioni, si deve comunque ritenere che il concetto di residenza a fini anagrafici (intendo quello per la gestione dell'A.P.R.) possa essere usato anche per la gestione dell'A.I.R.E.
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Interventi.
Alessandro Zucca
L'estratto dell'articolo
Concretamente l’oggetto del discorso può essere riassunto nei seguenti termini: quale titolo di soggiorno deve essere riconosciuto al genitore o coniuge straniero che si ricongiunge con un familiare in possesso del permesso di soggiorno UE per lungo soggiornante? Avrà diritto anch’egli al medesimo titolo, oppure a un “semplice” permesso di soggiorno per motivi familiari?
Il quesito non è di poco conto in quanto, in base alla tipologia del permesso, il possessore potrà beneficiare di una moltitudine di diritti diversi. A titolo esemplificativo, mentre il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (di seguito PS UE PLS) ha validità permanente, il titolo di soggiorno per motivi familiari solitamente ha una validità massima biennale.
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Interventi.
Emanuele Costa
L'estratto dell'articolo
In un contesto caratterizzato da continui e repentini cambiamenti, la Pubblica Amministrazione assume un ruolo di primo piano nel governo delle molteplici variabili in gioco. Da sempre considerata una “palla al piede” all’interno del sistema economico, oggi, sulla spinta indotta da una crisi economica che sembra andare nella direzione opposta a quella della via di uscita, può finalmente liberarsi da questo appellativo ed “inserire al quarta” oppure, come più volte affermato dall’ex Ministro Renato BRUNETTA, “togliere il freno a mano” per diventare il motore trainante dell’intero sviluppo economico del Paese.
Una volta consapevole dell’importanza del ruolo, la Pubblica Amministrazione deve innovare profondamente la propria modalità di gestire la res publica, introducendo nuovi e più moderni sistemi per il governo dei cambiamenti organizzativi interni ed il controllo della gestione.
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Attualità.
La Redazione
L'estratto dell'articolo
La Sezione V del Consiglio di Stato ribalta il parere già espresso dalla Prima Sezione in data 10 luglio 2013 e diffuso dal Viminale con la circolare n. 51/2013 del 02/08/2013 in materia di autenticazione delle firme per l’elezione dei Sindaci e il rinnovo dei consigli comunali
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Attualità.
La Redazione
L'estratto dell'articolo
Il Consiglio Nazionale del Notariato, alla richiesta da parte di un numero crescente di cittadini che vogliono tutelare alcuni diritti per quelle forme di convivenza non ancora riconosciute dalla legislazione italiana, ha risposto predisponendo i contratti di convivenza secondo la vigente regolamentazione.
Riguardano tutte le persone che, legate da vincolo affettivo, decidono di vivere insieme stabilmente (c.d. convivenza more uxorio).
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Attualità.
La Redazione
L'estratto dell'articolo
L’agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 29/E/2014 ha confermao che le certificazioni anagrafiche richieste dagli Ordini e dai Collegi professionali debbano essere esenti da imposta di bollo.
Il problema era stato posto da un Collegio nazionale che, a seguito delle richieste di verifiche di residenza dei propri iscritti, aveva riscontrato che diversi Comuni richiedevano l’applicazione dell’imposta di bollo.
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Bastiancontrario.
Bastiancontrario
L'estratto dell'articolo
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L'estratto dell'articolo
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