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Semplice Numero 1 - Gennaio 2016
Il Sommario
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La Copertina
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Interventi.
Guido Savio
L'estratto dell'articolo
Si discute molto, in questi giorni, dell’opportunità di abrogare il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari, ma le ragioni dei favorevoli e dei contrari sono spesso obnubilate da una diffusa disinformazione circa la reale natura di questo illecito, dei motivi per cui fu introdotto, e delle ragioni per cui il Parlamento deliberò di depenalizzarlo.
Queste poche righe vogliono fornire un contributo in termini di chiarezza e comprensione, nella consapevolezza che solo se si conoscono le questioni ci si può formare un convincimento motivato e non falsato da ideologie e opportunismi.
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Interventi.
Vincenzo Andrea Piscopo
L'estratto dell'articolo
“E’ la stampa bellezza.. E tu non puoi farci niente.. niente…” diceva il protagonista del film “L’ultima minaccia” del 1952, indicando come a volte il potere della stampa non possa e non debba essere influenzato, né con la violenza o con la censura, allorquando svolge compiti di informazione, di indagine, di denuncia.
I veri giornalisti sono quelli che si espongono in prima persona, che ci mettono la faccia e rischiano tutto quando sono convinti e coscienti delle proprie opinioni.
Se non che, sempre più spesso, le notizie pubblicate non hanno a fondamento un serio lavoro di indagine e di approfondimento, che aiuti i lettori a comprendere la portata di quanto descritto e narrato.
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Interventi.
Giuseppe Spadaro
L'estratto dell'articolo
Partendo dall’esame della vicenda che ha interessato il Tribunale per i minorenni di Bologna, che ha confermato, con ampia motivazione, il provvedimento del giudice tutelare di Parma che aveva disposto nel 2014 l’affido di un bambino ad una coppia di uomini, il Presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna ricostruisce le gravi questioni che si agitano in materia di omogenitorialità, con alcune affermazioni di grande rilievo: “le persone lesbiche e gay hanno sempre cresciuto bambini, il punto è se in Italia questi bambini possono essere allevati ed educati da genitori in possesso dei diritti, dei benefici e delle tutele che vanno garantiti ad un sistema familiare senza discriminazioni. Al momento, l’unica diversità reale rispetto alle famiglie eterosessuali è che le famiglie con genitori omosessuali non vedono ancora riconosciuti i loro diritti fondamentali”. Il giudice ci ricorda, quindi, quanto è ormai assodato in giurisprudenza, ma non sempre inteso nel dibattito pubblico e politico, che “la relazione genitoriale in realtà risulta socialmente e legalmente sempre più spesso disgiunta dal solo vincolo biologico. Sappiamo che possono esserci almeno tre possibilità per cui una persona può diventare o essere considerata genitore naturale: la prima è la genitorialità genetica, la seconda è la genitorialità gestazionale, la terza è rappresentata dalla genitorialità sociale e psicologica; è quest’ultimo il caso in cui il bambino percepisce il ruolo genitoriale svolto dall’adulto indipendentemente dal vincolo biologico. La genitorialità sociale ricomprende anche i genitori adottivi omosessuali e il partner omosessuale del genitore biologico, ed è questa una condizione che ha ricevuto una tutela legislativa in molte giurisdizioni, ma non ancora in modo definitivo nella nostra”. In carenza di una legge ordinaria, il giudice si interroga sul ruolo dell’organo giudicante, “filtro principale” tra norma e realtà sociale, “area di intersezione – forse potremmo di dire di mediazione – cruciale tra il sistema ordinamentale strictu sensu e il sistema sociale all’interno del quale si sviluppano dinamiche e aspettative soggettivizzate o interiorizzate dai singoli, come quelle che stanno alla base delle relazioni familiari secondo la portata dei profondi cambiamenti che le stanno caratterizzando”.
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Interventi.
Emmanuele Nannizzi
L'estratto dell'articolo
Si vuole approfondire con questo articolo un argomento apparentemente ostico, ma che in realtà, se vengono richiamati i principi generali di semplificazione dell’attività amministrativa, è di più facile soluzione di quanto possiamo pensare.
Mi riferisco ai casi in cui, per la redazione di un atto di stato civile, la persona che deve rendere la dichiarazione sia oggettivamente impedita a recarsi in Comune.
Le situazioni in cui può presentarsi tale problematica sono sostanzialmente due:
1. sottoposizione a misure restrittive: si tratta delle persone in stato di detenzione o agli arresti domiciliari;
2. motivi di salute gravi che comportano un impedimento fisico a spostarsi.
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Attualità.
La Redazione
L'estratto dell'articolo
Pubblichiamo un interessante vademecum curato dal Comitato Scientifico del Movimento Forense in materia di documenti digitali, pec e firma digitale, processo civile informatico.
Il lavoro appare di interesse e attualità anche per gli operatori dei Servizi Demografici che possono trarne spunti per la loro attività per orientarsi tra nuovi concetti e strumenti, che già appartengono al nostro quotidiano.
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Come si fa.
La Redazione
L'estratto dell'articolo
Anzitutto una precisazione terminologica: con il trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1 dicembre 2009, la Comunità Europea ha cessato di esistere per essere sostituita dall’Unione Europea. Anche se nel linguaggio corrente rimane l’espressione, e magari la useremo anche noi nel corso della trattazione non è più corretto parlare di “cittadini comunitari” dovendo usare la corretta terminologia di “cittadini dell’Unione”. Guardando comunque alla sostanza, in generale i cittadini dell’Unione hanno pieno diritto di stabilirsi e/o lavorare in qualunque Stato membro, con l’unico limite di non essere un onere eccessivo per lo stato ospitante.
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La pagina di Sophia.
Patrizia Strano
L'estratto dell'articolo
…. e, naturalmente, di questi tempi è sempre attuale parlare di tolleranza e lo faremo con tre filosofi la cui opera speculativa appare ancor oggi di evidente attualità.
E' senza dubbio interessante osservare come possa apparire a volte curiosa la circostanza che opere di grande valore speculativo pensate a difesa della tolleranza, religiosa ma non solo, e scritte contro ogni forma di barbarie e di superstizione, siano state spesso concepite dai loro autori, oltre che sulla base naturale di profonde convinzioni etiche, anche d'impeto sull'onda emozionale – peraltro di così stringente attualità anche nel quotidiano contemporaneo - susseguente al verificarsi di fatti di odio e intolleranza particolarmente efferati. Così Spinoza. Così Locke. Così Voltaire. Questi gli autori che, passando anche da Bayle, sul tema della tolleranza in pillole andiamo a presentare in tre scritti in successione.
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Bastiancontrario.
Bastiancontrario
L'estratto dell'articolo
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L'estratto dell'articolo
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