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Semplice Numero 10 - Ottobre 2019
Il Sommario
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La Copertina
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Interventi.
Giacomo Viggiani **
L'estratto dell'articolo
Nel giudizio in via incidentale, si è costituito, oltre i ricorrenti stessi, il Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso l’Avvocatura di Stato, la quale si è pronunciata per l’inammissibilità per difetto di rilevanza e carente motivazione e, in subordine, per la manifesta infondatezza. Mentre gli avvocati della coppia unita civilmente hanno ribadito, seppur meglio circostanziandolo, [28] quanto già argomentato davanti al giudice di prime cure, l’Avvocatura di Stato ha offerto nuovo materiale di riflessione e di critica. La tesi che fa da chiave di volta dell’atto di intervento dell’Avvocatura è come la questione relativa all’annotazione/correzione del cognome comune sia inconferente rispetto al tema e al problema dell’identità personale di uno o di entrambi i membri della coppia unita civilmente. Al contrario, essa afferirebbe allo status acquisito a seguito dell’unione civile, ovvero a seguito della creazione di un nuovo nucleo familiare (rectius: comune), di cui il cognome comune sarebbe il segno identificativo. Ciò detto, è d’uopo vedere più nel dettaglio quali sono gli elementi costruttivi disposti ai lati di questa pietra d’angolo.
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Interventi.
Anna Maria Lecis Ortu**
L'estratto dell'articolo
La questione della trascrizione degli atti di nascita dei figli nati all’estero mediante gestazione per altri (di seguito GPA) è ormai da diversi anni al centro di una vasta produzione giurisprudenziale nonché, inevitabilmente, di accesi dibattiti dottrinali. Le differenze di legislazione in merito a questa controversa procedura di procreazione medicalmente assistita hanno infatti dato impulso ad una sorta di “turismo procreativo” – o “mobilità procreativa” se si vuole eliminare ogni accezione dispregiativa e ogni inappropriato riferimento ad una piacevole attività di svago – mediante il quale le coppie che vogliono far ricorso a tale pratica vietata nel loro ordinamento si recano in uno dei paesi in cui la GPA è legale e richiedono poi, una volta rientrati nel proprio paese, la trascrizione dell’atto di nascita del figlio.
Tale fenomeno transfrontaliero coinvolge così numerosi paesi divisi essenzialmente in tre blocchi: da un lato paesi in cui viene ottenuta la produzione degli atti di nascita di figli nati da GPA con l’indicazione dei genitori intenzionali in conformità ad una convenzione di GPA conclusa con la gestante e, dall’altro, paesi in cui viene richiesta la trascrizione di tali atti, con esiti variabili; nel mezzo si collocano dei paesi che possono essere ora di produzione ora di trascrizione, dal momento che consentono la GPA e il conseguente riconoscimento legale dei genitori intenzionali, ma con condizioni particolarmente restrittive che spesso inducono le coppie a recarsi all’estero per realizzare il proprio progetto di procreazione assistita
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Attualità.
Il Direttore
L'estratto dell'articolo
Un trattamento dati non conforme al Regolamento può causare danni materiali o immateriali. E l’interessato ha diritto al totale risarcimento. I danni possono essere lievi e consistere in un modesto disturbo (il reinserimento di un dato erroneamente cancellato) o anche gravi fino al punto da comportare la perdita di una vita umana (la modificazione di un dato sanitario ad es. prima di una trasfusione o di un’anestesia). E nel caso di danno, lieve o importante che sia, l’interessato ha comunque sempre diritto al risarcimento da parte del Titolare del trattamento responsabile del danno appunto, salva la prova di impunibilità.
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Giurisprudenza.
Il Direttore
L'estratto dell'articolo
Con l'ordinanza n. 24608 del 2 ottobre 2019 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione in sede di regolamento di giurisdizione, si sono pronunciate in ordine all'individuazione del giudice competente a decidere sull'affidamento e sul mantenimento dei figli minori non residenti abitualmente in Italia.
Il caso. Una cittadina greca contraeva matrimonio con un cittadino italiano. In un momento successivo, stante anche la difficoltà della gravidanza, i due coniugi si recavano ad Atene, dove vivevano i genitori della donna e dai quali la stessa avrebbe potuto ricevere assistenza. Ad Atene nasceva dunque la bambina che acquisiva la doppia cittadinanza italiana e greca.
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Come si fa.
Marco Raso
L'estratto dell'articolo
Lo spunto per queste brevi considerazioni è tratto da alcuni scambi di “opinioni” rinvenuti sul forum ANPR – github, dove, con ampio uso di punti esclamativi, si lamenta il fatto che ANPR non preveda il rilascio del “certificato di convivenza di fatto”.
Vi si sostiene la tesi che i Comuni sarebbero tenuti al rilascio anche in assenza di contratto di convivenza.
Non è noto in base a quale norma si sia maturata questa convinzione, dato che da un’attenta lettura della norma in materia non emerge alcuna disposizione che preveda tale rilascio.
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La pagina di Sophia.
Patrizia Strano
L'estratto dell'articolo
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Bastiancontrario.
Il Bastiancontrario
L'estratto dell'articolo
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News.
La Redazione
L'estratto dell'articolo
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L'estratto dell'articolo
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